Il progetto Destructive Union di Aigerim Karimova – studentessa di NABA – indaga il legame invisibile tra moda e petrolio, mostrando come, spesso inconsapevolmente, diventiamo parte dei disastri petroliferi attraverso ciò che indossiamo ogni giorno.
La produzione intensiva di petrolio e le frequenti fuoriuscite hanno effetti devastanti sull’ambiente, ma il disastro non si esaurisce lì: continua nei prodotti che derivano dal petrolio stesso.
L’industria della moda, fortemente connessa a quella petrolifera, utilizza materiali sintetici come poliestere e nylon, fibre prodotte direttamente dal petrolio e oggi dominanti nel mercato tessile per il loro basso costo e la loro accessibilità.
Questi materiali, tuttavia, generano rifiuti che non si decompongono, inquinano gli ecosistemi e minacciano la salute umana attraverso la dispersione di microplastiche.
Il progetto sottolinea come i disastri petroliferi non siano solo eventi lontani, ma si manifestino nella nostra vita quotidiana, nei capi che indossiamo, rendendoci parte di un sistema di inquinamento diffuso e spesso ignorato.
L’installazione realizzata, insieme agli altri progetti finalisti del GTA Contest, sarà visitabile dal 5 all’8 dicembre presso il Museo MAXXI di Roma.
Scarica il PDF